Togliamo i miti delle scarpe infortunistiche

Quando si pensa alle scarpe antinfortunistiche, si ha molto spesso l’idea che si stia parlando di una calzatura molto pesante, adatta solamente a uomini e sopratutto, esteticamente parlando, non proprio graziosa.

Tuttavia grazie alla tecnologia di oggi, al continuo aumento di manodopera femminile in quelle che un tempo erano mansioni tipicamente da uomo e grazie infine alla sempre più attenzione rivolta ad estetica e stile, questi tre luoghi comuni sulle scarpe anti infortunistiche sono errati o in parte cambiati.

Per quanto riguarda il peso di una scarpa antinfortunistica, esso è notevolmente diminuito nel corso del tempo grazie all’introduzione di alcuni materiali leggeri, ma allo stesso tempo in grado di proteggere il piede alla stregua del vecchio acciaio, materiale con cui venivano costruiti i puntali di queste scarpe.

Oggi vengono usati l’alluminio e la fibra in vetro, molto più leggeri, mentre per quanto concerne la tomaia, essa può essere in pelle ma anche di altri materiali sintetici, in grado di proteggere il piede dal contatto col calore, dalle perforazioni di chiodi o altri oggetti appuntiti e dal contatto con gli acidi.

Altre peculiarità delle scarpe antinfortunistiche

Per quanto riguarda la suola, tranne che per le scarpe di carpentieri sempre a contatto col calore dell’asfalto, viene utilizzato il poliuretano compatto che è antiscivolo, impermeabile e antistatico.

Sempre parlando di pesantezza, un modello a scarpa sarà di sicuro più leggero rispetto ad uno a scarponcino o a stivale e soprattutto un modello da donna sarà meno pesante di una scarpa antinfortunistica da uomo.

Infatti da qualche anno sono stati creati modelli anche per il pubblico femminile, con una calzata (grandezza della pianta) minore rispetto a quella dell’uomo e soprattutto, grazie alla maggiore leggerezza, più facilmente indossabili e sopportabili da gambe femminili non troppo muscolose.

I codici da conoscere e l’attenzione allo stile

Le scarpe da lavoro antinfortunistiche sono caratterizzate da diversi codici che le identificano per gli scopi specifici per i quali sono state pensate: ad esempio per una protezione “base” sono indicati codici S1 e le S1P mentre per le impermeabili occorrerà un modello marchiato S5.

Tuttavia su internet si possono trovare tutte le diciture per orientarsi al meglio in fase d’acquisto. Inoltre per quanto riguarda il modello di scarpa dal punto di vista estetico, negli ultimi tempi si è prestata più attenzione alla fabbricazione di scarpe che, oltre ad essere più sicure e leggere, fossero anche più belle da vedere.

Non bisogna dimenticare infatti che quando si parla di scarpa antinfortunistica si sta parlando anche di zoccoli e scarpe per infermieri, hostess, operatori d’albergo e camerieri che di solito devono indossare una divisa e scarpe indubbiamente più eleganti.

La legge obbliga l’utilizzo delle scarpe antinfortunistiche

Dal 1994 la legge ha dichiarato l’obbligatorietà dell’uso delle scarpe antinfortunistiche in tutti quei luoghi di lavoro in cui non sia possibile evitare al 100% la possibilità di incidenti per perforazioni, acido, shock elettrico o schiacciamento.

Ovviamente è obbligo del datore di lavoro monitorare il proprio staff affinché le scarpe vengano indossate da tutti gli operai, senza alcuna eccezione.