Donatori di sangue: per noi e per gli altri

Il sangue è un componente liquido di colore rosso che, scorrendo nei vasi sanguigni, assicura quelle importanti funzioni che il corpo umano necessita per vivere. Presente nel nostro corpo per una misura pari circa all’otto percento, la sua importanza ed il grande valore derivano anche dal fatto che non può essere riprodotto chimicamente ed artificialmente.

Il sangue trova impiego in diversi ambiti e per ragioni differenti. È richiesto in molte operazioni chirurgiche attuate dopo traumi come incidenti, è necessario come supporto in caso di problemi di anemia ed è fondamentale per pazienti malati di leucemia o persone che si sono appena sottoposte a terapie anti tumorali.

Quindi, dato il suo ampio uso nell’ambito medico e chirurgico, la donazione del sangue diventa vitale per far fronte al fabbisogno richiesto. Donare il sangue non è un obbligo ma è una scelta, una decisione matura e saggia di chi, controllando la propria salute, aiuta al tempo stesso qualcun altro.

Donare il sangue è un diritto

Ogni persona può potenzialmente rappresentare un donatore di sangue. Basterà avere tra i 18 ed i 60 anni, essere una persona con uno stile di vita sano, stare in forma fisicamente ed avere un pesò superiore ai 50 chilogrammi.

Colui che si offre di donare sangue verrà sottoposto a delle visite e test specifici che accerteranno l’assenza di malattie infettive come l’AIDS o l’epatite virale, che se presenti, possono essere trasmesse a colui che riceve.

Una volta che si viene ritenuti idonei e soprattutto sani, si potrà procedere con la donazione che è sicura, in quanto vengono usati materiali sterili e puliti, indolore e soprattutto veloce (circa dieci minuti).

Per incentivare e soprattutto per non danneggiare coloro che donano, la legge stabilisce che i donatori, nella giornata in cui si sottopongono alla donazione, sono esenti dal lavoro senza dover rinunciare alla retribuzione.

L’Italia che dona

Donare il sangue non costa nulla né in termini di prezzo né in termini salute, anzi. Il donatore è sottoposto ad un controllo continuo che non riguarda solo le visite contro le malattie infettive, ma anche esami più specifici che si focalizzano su reni e sul metabolismo per conoscere altri valori importanti del nostro corpo come il livello di glicemia o il colesterolo.

In Europa la donazione di sangue è un fenomeno in crescita, ma coinvolge soprattutto gli adulti, piuttosto che i giovani. Le donazioni sono all’ordine del giorno soprattutto in Austria ed in Francia, che da sole riescono a far fronte ad un valore che si attesta intorno al novanta percento del territorio.

Anche l’Italia fa registrare dei valori ottimi in quanto circa trecentomila persone, cioè l’ottanta percento di tutti i potenziali donatori, donano sangue con cadenza ordinaria spinti da un forte senso civico e culturale.

Nel mondo la situazione è completamente diversa ed in alcuni continenti la situazione è davvero complicata. Fanalino di coda è l’Africa, dove non si riesce a raccogliere nemmeno la metà del fabbisogno giornaliero, con gravi conseguenze soprattutto durante i parti che richiedono una disponibilità di sangue immediata.