Conosciamo l’antica arte, quella del bucato

Un tempo non esisteva né la lavatrice né l’asciugatrice. I vestiti si lavavano a mano attraverso l’uso di un contenitore in legno, chiuso con un tappo all’estremità, dove i panni venivano posti prima di essere risciacquati.

Da qui nasce il termine bucato, che oggigiorno rappresenta esclusivamente il lavaggio della biancheria con detersivo ed acqua calda. Ma non è sufficiente una lavatrice ed un sapone per fare un buon bucato: ci sono delle regole e degli accorgimenti ben precisi che fanno di questa attività una vera e propria opera d’arte.

Per fare un buon bucato non basta infatti conoscere il significato delle etichette. Non è sufficiente sapere che se il disegno ripropone una vaschetta vuota deve essere adottato un programma delicato mentre un triangolo vuoto da la possibilità di usare candeggina. Ci sono infatti delle regole pratiche da tenere in mente che facilitano le operazioni ed evitano soprattutto di rovinare i vestiti.

Preliminari e accortezza

La prima operazione riguarda la divisione dei capi che voglio lavare. La regola che tutti conosciamo è quella di separare i bianchi dai colorati per la caratteristica che i capi bianchi hanno di attirare e assorbire i colori.

La soluzione non riguarda solo i chiari dagli scuri, ma anche saper riconoscere la biancheria più pulita che si può lavare con acqua tiepida come asciugamani e lenzuola, dai capi più sporchi come pantaloni e tute che richiedono una temperatura più alta.

Normalmente la temperatura che rappresenta un buona opzione è quella che si attesta sui 40 gradi. Fanno eccezione i vestiti scuri e soprattutto quelli sintetici, che preferiscono una temperatura di 30 gradi.

Prima di procedere al lavaggio è meglio compiere delle semplici operazioni preventive. È importante controllare le tasche e svuotarle da tutto ciò che può rovinare la lavatrice come oggetti, chiavi, fazzoletti di carta e monete.

Ricorda anche di lavare al rovescio pantaloni e magliette con delle grafiche: questo ti permetterà di evitare spiacevoli sorprese. Dopo di che, si può procedere con l’inserire i panni nel cesto.

È giusto riempire sempre la lavatrice per evitare di sprecare acqua ed elettricità ma, al fine di far girare il cesto della lavatrice correttamente, è sbagliato e controproducente riempirlo troppo. Il compromesso va anche trovato con la quantità di detersivo che non deve essere eccessiva per consentire un lavaggio perfetto che non lascia sapone residuo.

Per un bucato fai da te

Il bicarbonato, polvere inodore importante per le sue proprietà antisettiche, può essere aggiunto al bucato per un’ulteriore pulizia e per un’azione deodorante contro i cattivi odori. È anche consigliato effettuare a cadenza mensile una lavatrice a vuoto con solo carbonato ed acqua per igienizzare la macchina ed evitare la formazione di detriti calcarei al suo interno.

Per quanto riguarda l’ammorbidente, oltre a quello tradizionale in vendita nei supermercati, posso optare per delle soluzioni fai da te. Esso può essere infatti sostituito da aceto di mele o una soluzione di acqua mista a acido citrico e olio di agrumi.

Ricorda inoltre di evitare il lavaggio a 90 gradi in quanto poco ecologico e molto dispendioso in termini di acque ed energia. Non ti resta che lavare, stendere i panni ed asciugarli all’aria aperta.